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Il titolare dell’azienda emiliana Arbizzi decide di lasciare l’attività ai dipendenti

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Certe notizie come questa in un’epoca dove ognuno pensa solo a se stesso e soprattutto in periodo di grande crisi le vorremmo scrivere almeno una al giorno.

Emilio Arbizzi che nel 1997 fondò una nota azienda che porta il suo stesso cognome che si occupa di imballaggi ha deciso per solo un puro e autentico atto di amore di cedere l’impresa ai propri dipendenti senza pretendere un centesimo.

Da precisare che l’azienda, forse una delle poche in Italia in questo politico di grande crisi economica ha un bilancio i attivo, che l’Arbizzi  avrebbe potuta cederla al miglior offerente ha scelto in maniera differente di regalarla ai propri dipendenti che continueranno seguendo la sua scia a condurre l’azienda.

L’impresa ha quindi variato il suo aspetto societario trasformandosi in S.rl. ad una cooperativa gestita interamente dai dipendenti che chiaramente manterranno inalterato il livello attualmente presente di personale.

Questo passaggio di proprietà tra l’imprenditore e  i propri dipendenti in gergo viene chiamato “workers buyout” e avviene quando vi sono delle difficoltà economica ma non è questo il caso con un’azienda che ha fatturato di 10 milioni che è molto radicata nel mercato italiano.

Simone Allieri attuale presidente della cooperativa e prima ricopriva il ruolo di direttore acquisti ha rilasciato le seguenti dichiarazioni sul clamoroso passaggio di proprietà:  “L’anno scorso, Emilio Arbizzi ha fatto una scelta di vita e ha deciso di rallentare un po’ rispetto ai ritmi frenetici che teneva. E’ per godersi di più la vita e per stare più vicino alla sua famiglia che ha pensato di lasciare . Siccome però ha sempre avuto un rapporto di grande fiducia con i suoi dipendenti, ha percorso la strada della cooperativa: 16 dipendenti su 18 hanno accettato di diventarne soci”.

Ora Emilio Arbizzi che da poco ha compiuto cinquantacinque anni ha deciso di aprirsi un negozio per appassionati di pesca come del resto lo è lui vicino all’ormai sua ex azienda e chi sa se un giorno decida di lasciare anche questa nuova attività ai suoi cari dipendenti.