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Soliti Ignoti, Amadeus fa una domanda all’ignoto che risponde e Mihajlovic dice: “Nessuno è …”, Amadeus senza parole

Ieri è andata in onda un’altra puntata de I soliti ignoti condotta, come al solito, da Amadeus.

Ospite detective di ieri sera è stato Mihajlovic che è reduce da una lunghissima e faticosissima battaglia contro la leucemia.

Amadeus fa una domanda all’ignoto che risponde e Mihajlovic commenta “Nessuno è perfetto”

Ieri, nella puntata di I soliti ignoti, ospite detective è stato Sinisa Mihajlovic che si è cimentato con il gioco.

Sinisa Mihajlovic, che è l’allenatore del Bologna ed ex difensore della Lazio, ha giocato e si è divertito e, quando Amadeus ha chiesto a uno degli ignoti quale fosse la sua squadra del cuore e l’ignoto ha risposto “Roma”, il tecnico ha commentato così: “Vabbé, nessuno è perfetto dai“, facendo rimanere di stucco Amadeus che poi è scoppiato a ridere.

Mihajlovic ai “Soliti ignoti” fa una dichiarazione forte e bellissima: “Non ho mai avuto vergogna di farmi vedere ammalato”

Ieri sera, Mihajlovic a I soliti ignoti da Amadeus ha detto: “Le malattie si possono combattere in molti modi, ma l’importante è non perdere mai la voglia di vivere“.

Sinisa Mihajlovic, che durante la sua indagine come detective ha sbagliato per ben due volte, ha dichiarato: “Ci sono rimasto male…”, visto che il ricavato sarebbe andato in beneficenza.

Amadeus ha poi voluto leggere uno stralcio dell’autobiografia del tecnico La partita della vita e Mihajlovic ha rivelato: “Mi sono messo a nudo da un’infanzia difficile, alle due guerre, poi alle malattie, al calcio giocato e allenato… c’è un po’ di tutto”. Mihajlovic ha raccontato che quando è tornato in panchina era passato solo un mese dal ricovero in ospedale e ha detto: “Ero più morto che vivo, però avevo fatto una promessa e l’ho mantenuta. Anche perché quella immagine non era di debolezza, ma di forza. Vedi un uomo che non ha vergogna di mostrarsi come è. Le malattie si possono combattere in molti modi, l’importante è non perdere mai la voglia di vivere. Poi ti devi affidare ai dottori bravi. Se mi fosse successo vent’anni fa io oggi vi avreste visto dall’alto… Dall’Inferno, non credo dal Paradiso”.

E in ultimo, prima di salutare il pubblico de I soliti ignoti, ha detto: “È fondamentale la prevenzione, io mi controllo sempre, perché la leucemia è una malattia che oggi non ce l’hai, domani non si sa”.