Simona Ventura nella bufera, vuole postare sul suo profilo le bare di Bergamo e …
Simona Ventura la conosciamo tutti per essere una showgirl ed una conduttrice di grande successo. Eppure anche alle più grandi capita di sbagliare e questo è quanto accaduto proprio a lei lo scorso 24 agosto. In realtà l’errore non è stato soltanto di Simona Ventura, ma anche di tutti coloro che hanno preso parte alla produzione e anche al montaggio del documentario intitolato “Le 7 giornate di Bergamo”.
Simona Ventura, la gaffe sul documentario “Le 7 giornate di Bergamo”
Il trailer di questo lavoro è comunque di una certa importanza perché incentrato sui giorni vissuti dalla città lombarda durante le prime settimane di pandemia. La cosa incredibile però è che il trailer ha mostrato invece le bare di Lampedusa del 2013. Ci riferiamo a tutte quelle bare che trasportavano migranti che purtroppo durante un naufragio non hanno raggiunto le coste Italiane. In questo caso si è trattato di un errore davvero molto grave e sicuramente imperdonabile.
Le bare di Lampedusa spacciate per quelle di Bergamo
Simona Ventura è stata quindi accusata di aver fatto questa gaffe, ovvero per avere condiviso sul suo profilo Twitter il trailer in questione, dove al minuto 0:40 appaiono le bare di Lampedusa. Grazie al Fact checking alcuni siti di che si occupano di bufala e di notizie fake sono riusciti ad appurare che quelle non possono effettivamente le bare di Bergamo ma quelle dei migranti. Questo ovviamente non vuol dire che bisogna negare il fatto che comunque nella cittadina Lombarda si sia vissuto un vero e proprio dramma nelle prime settimane della pandemia e che effettivamente il covid ha fatto migliaia di vittime. Intanto, questo documentario intitolato “Le 7 giornate di Bergamo” sarà presentato proprio in occasione della mostra del cinema di Venezia che si terrà tra pochi giorni.
Documentario presentato alla Mostra del cinema di Venezia
Sarà un documentario molto importante che ci darà modo di poter effettivamente renderci conto di tutto ciò che è accaduto in quel periodo soprattutto in Lombardia che è stata la regione più colpita. Sicuramente il fatto di aver voluto mostrare le bare di Lampedusa piuttosto che le vere bare ha dato modo a tutti i complottisti di avvalorare la loro tesi ovvero che il virus non esiste. Ci si augura che al più presto la produzione possa intervenire e sostituire queste immagini con quelle vere.