Cartabianca, Mauro Corona lascia senza parole Bianca Berlinguer “Noi con la slitta …”
Torniamo a parlare di Mauro Corona, ovvero il noto scrittore che pare sia tornato ufficialmente a Cartabianca, seppur almeno per il momento in collegamento. Purtroppo se ricorderete bene, lo scorso anno Mauro Corona è stato protagonista di una disavventura, di un diverbio piuttosto acceso con la conduttrice del programma, ovvero Bianca Berlinguer. Pare che i due non si siano risparmiati, ma Mauro sarebbe andato giù piuttosto pesante definendo Bianca una “gallina”. Questo atteggiamento non è affatto piaciuto ai vertici di Rai 3 che hanno allontanato lo scrittore e quest’ultimo per tutta la messa in onda del programma, per la scorsa stagione non ha potuto fare ritorno in studio. Quest’anno le cose sembrano essere un tornate quasi alla normalità e Mauro Corona interviene in puntata seppur in collegamento.
Cartabianca, Mauro Corona interviene in collegamento
Nel corso dell’ultima puntata, il noto scrittore avrebbe parlato di politica utilizzando i suoi soliti toni che non piacciono proprio a tutti. “Anche io sono andato a votare, siamo 300 anime qui a Erto. Ha vinto il sindaco uscente. Speriamo che facciano le cose che mancano. Sono trent’anni che tiriamo giù i morti con la slitta da una frazione qui sopra, basterebbero 500 metri di strada”. Queste le frasi dichiarate da Mauro Corona che hanno lasciato la Berlinguer e tutti i presenti in studio completamente senza parole.
Le dichiarazioni shock di Corona lasciano i presenti senza parole
“Il voto non è il tifo per la squadra di calcio. Il voto significa fiducia nella persona e nel partito. Il voto è fiducia in un miglioramento“. Questo ancora quanto aggiunto da Corona, parlando anche in riferimento al fatto che prossimamente ci saranno i ballottaggi. Parlando con la Berlinguer, sembra che il noto scrittore abbia poi affrontato altri temi e nello specifico parlato della condanna di Mimmo Lucano, esprimendo il suo giudizio al riguardo.
La condanna di Mimmo Lucano, la politica ecco i temi affrontati da Corona
“La condanna di Mimmo Lucano a 13 anni di reclusione? Mi ha colpito e mi sembra esagerata. Gli hanno dato il doppio di quanto era stato chiesto dall’accusa. Mi sembra che non stia in piedi. Quella è una condanna da mafiosi, da omicidi“. Questo ancora quanto dichiarato dallo scrittore. Quest’ultimo, nel parlare con la conduttrice sembra abbia spiegato cosa è solito fare, per ricaricare le batterie e tenersi lontano da ciò che è la politica. “Nei giorni scorsi abbiamo scalato la vetta Duranno, 2.650 metri. Abbiamo impiegato 8 ore tra andata e ritorno. Lassù è bello e non servono mascherine“. Queste ancora le parole.