Riforme pensioni 2014: ultime novità modifiche Fornero per precoci e approvazione emendamento Quota 96
Stiamo alle battute finali della riforma della pubblica amministrazione con il voto che si è svolto nella nottata di ieri che ha dato il via libera all’emendamento n°90 che prevede una serie di nuove norme per gli statali.
Tra queste novità approvate nella serata di ieri vi è anche la risoluzione del caso dei Quota 96 creato dall’inopinata valutazione di chi ha redatto materialmente la riforma pensionistica attualmente in vigore la legge Fornero.
La legge Fornero ha inserito una nuova scadenza del tutto differente dalla realtà determinando che ai fini pensionistici e contributivi per i dipendenti della scuola l’anno scolastico finisca il 31 dicembre di ogni anno e non il 31 agosto come accade.
Questo spostamento di date non ha consentito a quattromila dipendenti della scuola, insegnati e personale Ata, di poter accedere alla pensione.
Ora con l’emendamento approvato ieri dalla Camera, che per diventare definitivo dovrà essere anche avere l’ok del Senato, si ripristina il 31 agosto come data di termine dell’anno scolastico consentendo ai Quota 96 di accedere alla meritata pensione.
Intanto anche per gli statali si prospettano importante novità per quanto riguarda la pensione con la possibilità di accederci al raggiungimento del massimo dei contributi senza bisogno di raggiungere il requisito anagrafico.
Ora si spera che presto il governo intervenga anche per i lavoratori precoci che lavorano nel privato che da tempo hanno raggiunto il massimo dei contributi ma non possono accedere alla pensione perché non hanno il requisito anagrafico.
Sembra che una soluzione per gli esodati e i lavoratori precoci possa essere trovata con un emendamento alla legge di stabilità 2015 che a settembre dovrebbe essere presentata dal governo Renzi.
Un possibile rimedio potrebbe essere il prestito pensionistico più volte menzionato da l’attuale ministro del lavoro Giuliano Poletti che permetterebbe con un minimo sacrificio economico di accedere alla pensione sia agli esodati che ai lavoratori precoci.