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Federica Pellegrini, ancora una frecciata velenosa a Massimiliano Rosolino e il fidanzato Matteo Giunta dice …

Federica Pellegrini ha rilasciato un’intervista alle Iene durante la quale si è tolta qualche sassolino dalla scarpa. La Pellegrini, che a breve sposerà il suo fidanzato Matteo Giunta, cugino del suo storico fidanzato Filippo Magnini, ha parlato a lungo con le Iene anche se di solito è molto riservata.

Vediamo cosa ha detto.

Al loro matrimonio non andrà Filippo Magnini

Anche Matteo Giunta ha rilasciato un’intervista a Le Iene e ha svelato che i rapporti con il cugino Filippo Magnini non sono affatto buoni tanto che Magnini non andrà al loro matrimonio.

Matteo Giunta ha detto della fidanzata: “Conosco i suoi ex, ma non sono geloso” e sul cugino Filippo Magnini ha detto: “Come va in famiglia? Ci sono state delle incomprensioni che non sono state risolte. Qualche litigio c’è stato. Lui è sposato. Mi piace pensare che queste nostre incomprensioni l’abbiano portato a trovare il vero amore della sua vita” e poi alla domanda: “Se lo inviti al matrimonio, ci viene?” ha risposto: “La vedo molto difficile”.

Federica Pellegrini lancia una battuta al veleno contro Massimiliano Rosolino

Federica Pellegrini, nel monologo tenuto alle Iene, ha anche lanciato una frecciatina a Massimiliano Pellegrini che di lei aveva detto che era su un piedistallo: «Qui molte donne in queste settimane hanno parlato del proprio vissuto e delle proprie idee, e stasera tocca a me. Io non mi sono mai sottratta al confronto: so di avere carattere, e non me ne vergogno. Mi sono sempre battuta per ciò in cui credo, mi sono esposta e ho difeso le persone che amo, pagandone le conseguenze. Fa parte del gioco».

E poi ha continuato: “Ho accettato, ci ho pensato, e c’è una cosa che mi ha fatto riflettere in particolare: in tutti questi anni, in cui ho gareggiato contro le donne, perché mi sono dovuta confrontare molto più spesso con gli uomini? Uomini che mi aspettavano al varco sia che vincessi, sia che perdessi. Perché se cadi sei un’atleta finita, e se stai in piedi sei una principessa messa su un piedistallo. Piedistallo che, in ogni caso prima o poi paghi, perché se un uomo vince e ne va giustamente orgoglioso, è un bomber, se una donna vince e ne va giustamente orgogliosa, se la tira. Così stanno tutti in attesa del disastro, tipo “guardiamo dallo spioncino che succede”, che se va male usciamo sul pianerottolo a festeggiare».

E poi ancora: «Uomini che giudicavano la mia vita privata, perché se sei un atleta maschio e hai delle relazioni sei un uomo di successo, se sei un’atleta donna e hai delle relazioni sei la mangiauomini … Uomini che a 16 anni, alla mia prima olimpiade, quando ero alle prese con l’acne come tutte le adolescenti di questo mondo, in radio commentavano “sarà il testosterone”. Quante risate. Uomini che, nel mio lavoro, hanno il diritto alla vittoria perché tutti gli sport che tu, donna, hai iniziato a praticare, li hanno praticati prima loro, li hanno eseguiti meglio loro, li hanno inventati loro. Perché gli sport importanti “sono sport da uomini”. Perché le cose importanti “sono cose da uomini”».

E, infine, ha anche detto: «È tempo di bilanci, e allora stasera a questi uomini dico che se così vi è piaciuto pensarmi così, sono contenta vi siate divertiti, almeno voi. Agli altri uomini, quelli della mia vita, dico grazie per avermi dedicato uno sguardo che ha creduto nei miei occhi, nella mia forza, nella mia bellezza. Sono gli uomini che contano per me: quelli che non hanno bisogno di cose da uomini».