Fedez, parla il chirurgo che lo ha operato e va dritto al punto: “L’intervento per il tumore al pancreas è stato …”
Fedez, a parlare adesso è stato il suo chirurgo il quale ha fatto ben sapere che l’intervento al pancreas è stato sicuramente complesso ma che fortunatamente è andato bene, visto che i linfonodi non sono stati intaccati. A parlare al Corriere è stato Massimo Falconi, a capo dell’equipe che ha operato il noto cantante. Sembra che gli siano stati asportati duodeno, cistifellea, testa del pancreas e un pezzo di intestino. Ma vediamo nel dettaglio che cosa ha dichiarato il medico.
Fedez, il rapper torna a parlare della malattia
Fedez ha affrontato una operazione molto complicata e per certi versi anche molto pericolosa. Ricordiamo che qualche settimana fa, lo stesso aveva annunciato di aver scoperto di avere un tumore al pancreas. Il rapper lo aveva annunciato attraverso delle Instagram Stories e sempre attraverso i social aveva poi rassicurato tutti sulla buona riuscita dell’intervento. Federico ha raccontato così quanto accaduto, rassicurando sulla buona riuscita dell’intervento ed ha anche ringraziato con l’occasione tutti i sanitari dello staff dell’Ospedale San Raffaele che lo hanno assistito e curato.
Federico rassicura tutti sulle sue condizioni di salute
Nella giornata di lunedì, c’è stata la presentazione del nuovo progetto di Fedez, ovvero Love Mi, e sembra che il rapper sia tornato a parlare ancora una volta della malattia. Ma cosa ha dichiarato? “Mi ritengo fortunato, perché è arrivato l’esame istologico e non ha preso i linfonodi, per cui non ho dovuto fare la chemio. Al 90% va tutto bene, devo solo recuperare, perché mi sono stati rimossi duodeno, cistifellea, pancreas e un pezzo di intestino. È un tumore molto raro, che colpisce forse una persona su un milione. È il tumore di Steve Jobs, per intenderci”. Queste le parole di Federico che ha così voluto rassicurare tutti i suoi fan, su quelle che sono le sue attuali condizioni di salute.
La parole del medico che lo ha curato, Massimo Falconi
A parlare ancora è stato Massimo Falconi, il direttore del Centro del Pancreas dell’IRCCS Ospedale San Raffale di Milano, a capo dell’equipe che ha operato Fedez.«Mi permetto di non entrare nelle vicende personali di Federico, ma di cogliere lo spunto per chiarire gli aspetti medici legati alla interpretazione di un esame istologico di un pezzo operatorio in cui sia presente un tumore. Tutte le malattie neoplastiche a potenziale aggressivo possono “rilasciare” cellule neoplastiche lungo due vie: quella linfatica e quella ematica migrando nei linfonodi e/o a distanza. L’assenza di coinvolgimento linfonodale rappresenta quindi una malattia meno aggressiva o colta più precocemente».