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Al Bano decide di svelare per la prima volta cosa gli è stato chiesto e la sua risposta: “Ho detto no”

Albano Carrisi è sempre un vulcano che, a dispetto dei suoi 80 anni che compirà nel mese di maggio, è pieno di energia e sempre pronto a lanciarsi in nuove avventure e sfide.

Qualche giorno fa ha rilasciato un’intervista al Messaggero in occasione della quale ha deciso di rivelare cosa gli è stato chiesto in questi anni anche più volte. Vediamo cosa ha detto.

Albano: “Hanno provato a tirarmi dentro, gli ho detto no”

Albano Carrisi, in occasione di una lunga intervista rilasciata al Messaggero, ha deciso di svelare cosa gli è stato chiesto in questi anni. Infatti, Albano ha raccontato che tantissimi anni fa ci fu un momento in cui il telefono non squillava più: “Il primo a riconoscere che non vendevo più una copia fui io. Quando arrivavo negli uffici della Emi, l’etichetta con la quale conobbi il grande successo, mi trattavano con sufficienza”.

E, a fronte di varie richieste di schierarsi politicamente per ricominciare a lavorare, lui ha risposto che ha sempre rifiutato: “Mai. Sono sempre stato un cane sciolto. Non nascondo che a più riprese certi politici, sia di destra che di sinistra hanno provato a tirarmi dentro. Mi rendo conto che porterei tanti voti, ma non ci penso nemmeno a darmi alla politica”.

Poi Albano ha ancora raccontato che nel 1996 ci riprovò a mettersi in gioco presentandosi al Festival di Sanremo con il brano “È la mia vita”.

Di quel momento Albano ha raccontato così: “Arrivai settimo: fu strano”.

E, ancora: “Dovevo vincere io. Quella canzone segnò la mia rinascita. La sera della finale (vinsero Ron e Tosca con l’altrettanto celebre Vorrei incontrarti fra cent’anni, ndr) non mi tornarono i conti”. E, ancora: “Non so cosa accadde. Ho smesso di chiedermelo. Di certo, È la mia vita non era un brano da settimo posto“.

Albano e il brano immortale “Felicità”

Albano, a proposito del suo brano immortale Felicità ha detto: “Osservare la natura può darci molta gioia, spesso purtroppo ce ne dimentichiamo e la maltrattiamo”.

Il brano fu scritto da Cristiano Minellono, Dario Farina e Gino De Stefano e vendette 25 milioni di copie in tutto il mondo. Albano ha detto che quando lo ascoltò per la prima volta ebbe questo pensiero: “Pensai che fosse quello che ci voleva per l’Italia che usciva da un decennio terribile”.

E, ancora: “La cantano un pò tutti, è un brano che ha fatto il giro del mondo, l’ho sentito anche intonare da un bambino in Kazakistan”.