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Amadeus diretto sul Festival di Sanremo: “Sono molto infastidito”

Amadeus si è molto raccontato al settimanale Gente con una lunga intervista durante la quale ha parlato di molti aspetti della sua vita e anche di Sanremo. Vediamo cosa ha detto.

Amadeus: “Sono ipocondriaco”

Amadeus, ha parlato delle malattie e ha detto: “Non te ne fai una ragione. Vorrei avere un super potere per fare sparire le malattie dalle persone. Se pensi alla loro forza, alla battaglia quotidiana che si trovano ad affrontare, ti convinci ancora di più dell’importanza della ricerca scientifica.”

E poi ha anche aggiunto: “Penso che la musica sia una terapia, libera emozioni, infonde energia e dà la carica…La musica è un sostegno per l’umore, ricerca e medicina fanno tutto il resto.”

A proposito della beneficenza che fa per i ragazzini malati, ha detto: “Nel nostro piccolo vogliamo sostenere progetti volti al bene comune. Ognuno di questi ragazzi ha dei sogni ed ha il diritto di coltivarli. Avere diagnosi e cure è l’unico modo per poterlo fare.”

E poi ha svelato di essere “ipocondriaco”: “Sono molto ansioso per la salute, la mia e quella dei miei cari. Non sottovaluto niente, nessun segnale. Sono un po’ ipocondriaco, lo ammetto. Vorrei avere in casa un medico, è un pensiero che mi accompagna sin da quando ero bambino. Forse è così perché sono stato a lungo in ospedale.”

Amadeus: “Questa cosa mi infastidisce”

Amadeus, a proposito di Sanremo, ha detto: “Lo dico ufficialmente: questo è il mio ultimo Festival. Cinque di seguito sono tanti. Aver eguagliato Pippo Baudo e Mike Bongiorno è un onore. Se tra qualche anno mi venisse richiesto potrei tornare, in futuro sì, ma adesso mi devo fermare. Pure Morandi lo ha condotto con me a 78 anni”. E poi ha anche svelato di avere “voglia di cambiare quest’anno, provo a ragionare per trovare qualcosa che non ho fatto in passato”.

E poi, a propositi di quando gli dicono che è schierato politicamente ha detto: “Mi infastidisce quando dicono che faccio un Sanremo politico perché non è così. Sono come un attaccante con la carriera al servizio dei risultati: se segno gioco, se faccio male vado in panchina. Non mi sono mai schierato politicamente, non ho mai chiesto a un cantante o a un ospite per chi votano, non ho mai scelto una canzone in base a una corrente politica. Non mi interessa e non sono tenuto a saperlo”.