Gossip & Spettacolo

Emma, un collega fa una battutaccia: “Se Tony Effe ha una storia con lei sta messo male”, il web non perdona

Tony Effe e Emma Marrone stanno vivendo la loro estate strepitosa grazie al loro pezzo, Taxi sulla Luna, che sta spopolando. Un cantante, Wayne Santana, mentre stava facendo una diretta con i suoi follower, ha ricevuto una domanda da uno di loro e cioè se secondo lui, Tony Effe e Emma avessero una storia, A questa domanda Wayne ha risposto con una battuta davvero cattiva: “Oddio ma spero di no bro, spero che lui non stia messo così male bro”.

Se a questo battuta Emma non ha replicato in alcun modo, ci ha pesato il web che ha distrutto con commenti al veleno la frase del cantante.

Tra i vari commenti c’è chi ha scritto: “In verità si è descritto da solo. Per me un’artista che a pochi giorni dall’uscita del suo singolo, invece di pensare alla musica e a come far girare il pezzo, fa questa uscite sui social cade in basso”, oppure c’è anche chi ha commentato così: “Ah questo cafone, maleducato fa musica? Si è fatto proprio una bella pubblicità. Emma una grande donna ed è una grande artista proprio per questo, magari ci fossero più esseri umani come lei in questo mondo malato” e, ancora: “A me piacerebbe capire perché Tony sarebbe messo male se fosse stato più che amico di Emma?! Quella frase poteva davvero evitarla” e anche: “Che poi sono pure fandonie visto che lei è bellissima, ma resta una battuta infelice a dire a chiunque”, “E questo qui chi è? Comunque, che tristezza di battuta ragazzi”.

Emma: “Perché per essere madre bisogna avere un partner? In Italia c’è una visione medievale”

Emma ha rilasciato una lunga intervista al magazine Vanity Fair in occasione della quale ha espresso il suo parere sulla possibilità di avere un figlio anche senza avere un partner: “Non mi sono mai immaginata madre. In Italia c’è una visione medioevale, perché devo avere un partner per essere madre?”.

E poi ha aggiunto: “Sono single ma non sola, non mi accontento”  e, ancora: “Il mio scopo nella vita è realizzare me stessa, non trovare un partner. Certo mi piacerebbe trovare qualcuno a casa ad attendermi, banalmente anche nel letto, ma non mi andrebbe bene chiunque. Sono single, ma non sola. Ho tante famiglie. Quella d’origine e siamo molto uniti, ma dopo tanti anni considero famiglia anche quella professionale, perché i legami che si creano lavorando insieme sono fortissimi e io sono una persona fedele agli affetti. Per carattere posso stare senza compagno, ma non senza una comunità di affetti”.