Michele Zarrillo lascia tutti senza parole: «Ho scritto per Fiorello Viva Rai 2, cosa mi ha detto lui»
Michele Zarrillo è un cantante amatissimo e le sue canzoni non conoscono stanchezza.
Tanti sono i suoi successi di questi, quarant’anni circa, di carriera strepitosa, cantati da più di una generazione. All’ultimo Festival di Sanremo Michele Zarrillo ha cantato in coppia con Will la sua amatissima “Cinque giorni”, e la canzone, da quel momento, ha avuto nuova vita entrando nelle playlist fino ad ottenere il Disco d’oro.
Ora è in programma, per il prossimo 26 luglio, mercoledì, un concerto che certamente sarà bellissimo, al Teatro Romano di Ostia Antica.
Michele Zarrillo ha iniziato la sua carriera verso la metà degli Anni 70 quado ha deciso di abbandonare il suo gruppo di “prog rock” e ha cambiato completamente genere, la canzone romantica. Lui ha spiegato così questa decisione: “È stata una cosa molto ingenua: per trovare uno spazio, qualche volta si passa da un estremo all’altro. Però l’ho fatto in buona fede, e comunque sono poi maturato: nei miei album c’è una visione ben più ampia della vita e della musica. “Cinque giorni”, per dire, è la storia più triste che io abbia cantato, ma è l’emblema della mia carriera».
Michele Zarrillo, sul Disco d’oro che ha avuto ha detto di essersi stupito
Michele Zarrillo ha rivelato, con molto genuinità: «Già mi ero stupito lo scorso anno, quando mi hanno dato un Disco d’oro per “L’amore vuole amore”, una raccolta del 1997 che aveva venduto tantissimo. Adesso mi ritrovo premiato insieme a Blanco, Tananai, Fedez, Marco Mengoni, artisti che hanno 20, 30 anni… Una bella soddisfazione! Per altro in questo periodo sto scrivendo canzoni con Fiat 131, un giovane cantautore, e mi ci trovo molto bene».
Poi Zarrillo è tornato indietro nella memoria a quando era piccolo e ha rivelato quale è il suo primo ricordo in ambito musicale: «Attorno ai 10 anni, nel baretto dove andava mio padre. Lui mi dà 100 lire e io metto su tre canzoni nel juke-box: Wilson Pickett, Stevie Wonder, il primo Lucio Battisti. Mi vanto di averli scelti, mentre i “grandi” si stupiscono: “Ma cos’è questa roba?”. Poi c’erano i festivalini negli oratori: vincevo sempre! Ho ancora una coppa che vinsi a 7, 8 anni».
Poi Zarrillo ha raccontato di come è la nato il duetto con Will: “Non lo conoscevo, sapevo che andava al Festival, e un invito in direzione Ariston è sempre invogliante, in particolare con i bei Sanremo che fa Amadeus. Insomma, mi dicono che Will sogna di cantare “Cinque giorni” con me, perché credo che suo papà o sua mamma gli avessero “rovinato la vita” ascoltandola continuamente, quindi per lui era come far loro un regalo. Poi vedo che i suoi pezzi fanno centinaia di migliaia di ascolti, sento la sua versione della canzone e capisco che la canta pure bene: dico di sì. E conosco un ragazzo umile, carino, adorabile».
Michele Zarrillo: “Ai concerti mi chiedono di cantare Viva Rai 2”
Poi Zarrillo ha fatto una rivelazione su Fiorello visto che è stato lui a scrivere “Viva Rai2!”: «Siamo amici da tantissimi anni e questa trasmissione è stata pazzesca. Gli ho fatto i complimenti e ho voluto mandargli una sigla. L’ha sentita non finita e mi ha detto: “Ma butti via una canzone così per un jingle!?”. Macché buttata via: già me la chiedono ai concerti!».