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Francesca Fialdini diretta: “In Rai sono felice e vi dico il perchè”

Francesca Fialdini ha concesso una lunga intervista al magazine Mio in occasione della quale ha detto cosa ne pensa di rimanere in Rai e come si sente nell’azienda per cui lavora. Vediamo cosa ha detto.

Francesca Fialdini: “In Rai sono felice”

Francesca Fialdini lavora in Rai da ben 15 anni e fino ad ora ha condotto diversi programmi, La vita in diretta, Ci vuole un fiore, Fame d’Amore, Le ragazze,  Da noi a ruota libera. In occasione di una intervista rilasciata a Mio, Francesca Fialdini ha svelato cosa ne pensa esattamente del suo lavoro in Rai e se nel suo futuro c’è la possibilità di cambiare azienda: “Lavoro in Rai dal 2005, sono cresciuta in questa azienda, ho imparato qui il mestiere e sono felice così.”

E poi di Da noi a ruota libera, che ritroveremo anche nella prossima stagione televisiva, ha detto: “Andare a ruota libera non significa fare tutto ciò che passa per la testa, ma fare scelte libere dal condizionamento e dal giudizio degli altri, da quelle convenzioni che diventano un obbligo sociale.”

Francesca Fialdini, che mostra sempre molta personalità e anche di sapere esattamente ciò che vuole, ha aggiunto: “Noi vogliamo far passare il messaggio che non tutto ciò che gli altri ci chiedono va bene per noi. Solo quando è una scelta libera la ruota comincerà a girare.”

Francesca Fialdini parla anche di sè stessa: “Una mia debolezza è che prima di fare una cosa ci penso troppo”

Poi, Francesca Fialdini che non ha parlato solo del suo lavoro ma anche di sè stessa, ha svelato un altro aspetto della sua personalità e ha detto: “Prima di fare qualcosa ci penso un milione di volte e poi magari perdo il treno che è passato. Del resto, fermarsi a pensare può aiutare a diventare più lucida.”

Poi ha anche raccontato: “Conservo i miei vecchi cellulari, so che foto e video da quegli apparecchi forse non li recupererò più e so anche che in questo modo mi faccio del male, perchè i cellulari rilasciano sostanze nocive”. E, ancora: “I telefoni hanno per noi un valore affettivo perchè dentro ci sono foto e video della nostra vita. Abbiamo regalato la nostra memoria visiva e sentimentale ai cellulari”.

Infine ha anche detto: “Sono preoccupata per i tanti posti di lavoro che mancheranno. Dicono che se ne creeranno di nuovi, ma le competenze per occupare quei posti le abbiamo create?”.